La sua profonda umanità, intelligenza, capacità di organizzazione e di mediazione facevano di lui una delle migliori persone che si possono incontrare nella vita.
Luciano era un nostro carissimo Compagno, come scrive Mario Rigoni Stern “Compagni, perché è un nome bello e antico che non dobbiamo lasciare in disuso; deriva dal latino “cum panis” che accomuna coloro che mangiano lo stesso pane.
Coloro che lo fanno condividono anche l’esistenza con tutto quello che comporta: gioia, lavoro, lotta e anche sofferenze” ecco, con lui abbiamo condiviso tanto e questo è il momento del dolore e non ci sono parole per esprimere quanto tutti noi ci sentiamo soli e disperati per la sua perdita.
Ora cerchiamo di impegnarci per rendergli onore come merita, accompagnandolo nella cerimonia di commiato con le nostre bandiere e con la presenza dei nostri iscritti: appena disponibili seguiranno le informazioni pratiche che vi preghiamo di diffondere.
E poi dovremo lavorare tanto, organizzarci e ripartirci tutti i lavori che lui svolgeva con assiduità e con modestia, ben sapendo che il vuoto che lascia è incolmabile.”
Così l’amica Renata Giovannini ci comunica la tristissima notizia.
E Simonetta scrive: “Ciao, Compagno. Nome bello e antico che accomuna coloro che mangiano lo stesso pane. Orfani. Siamo orfani.”
E’ un lutto che ci colpisce profondamente come singoli e come compagni impegnati nei vari ambiti della vita sociale, politica, sindacale, culturale. Conosco (e conosciamo) Luciano da una vita intera, da quando era sindacalista ad Ivrea e poi colonna portante dell’Anpi di Biella. Una dedizione, la sua, che non ha avuto eguali. Ricordo la frequentazione alle cerimonie della Memoria, le lunghe telefonate con le quali ci scambiavamo opinioni. Le sue erano sempre parole pacate, lungimiranti, degne della massima attenzione.
Luciano era anche umile, lui sul quale pesava la struttura dell’Anpi provinciale, sembrava sempre un passo indietro, modesto, ed invece era insostituibile.
Caro Luciano, il mondo è ingiusto, e colpisce spesso i più buoni. Noi ora cercheremo di andare avanti, di impegnarci ancor più, sicuri che tu, ovunque sarai, rappresenterai sempre un faro, un modello, un maestro per tutti noi, e in qualche modo ci indicherai la via giusta da percorrere.
Mario Beiletti con tutti i compagni dell’Anpi di Ivrea e dell’Anpi provinciale di Torino
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