Giacomo Rinaldi, nato a Nichelino (TO) il 12 luglio 1928, era entrato giovanissimo nella lotta partigiana, fece parte della Banda Val Sangone Sap, con il nome di battaglia “Topo”, “Topolino”. Nel 1943 aveva 13 anni, ha sacrificato la sua gioventù per lottare contro il fascismo. Regime che aveva portato l'Italia in guerra, seminato morte e distruzione in Africa, poi in Spagna e infine l'infame alleanza con il nazionalsocialismo, l'attacco alla Francia, alla Albania, alla Grecia e alla Iugoslavia e alla Unione Sovietica.
Dopo il colpo di stato monarchico del 25 luglio 1943 e il disastroso armistizio di settembre, la parte più sana della nazione, operai, soldati, intellettuali scelsero di sfidare fascisti e nazisti a rischio della vita e dei beni.
Con il determinante aiuto dell'esercito alleato, i partigiani conclusero vittoriosamente i venti mesi di Resistenza, accettando il successivo disarmo e la costruzione della democrazia parlamentare. Commovente che l'ultima uscita pubblica di Rinaldi "Topolino" sia stata una comunicazione al sindaco, quale rappresentante di quella comunità che lo aveva appoggiato e protetto durante la guerra e per cui lui aveva lottato.
Possiamo rivederlo nell'intervista fatta per "Noi Partigiani" nel Memoriale della resistenza Italiana. Link
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